In ricordo di Luciano Corbetta

IN RICORDO DEL PROFESSOR LUCIANO CORBETTA

(10 aprile 1926 – 16 gennaio 2019)

 

La perdita di un’ Amico,di un’Uomo che ha lasciato, nella Sua lunga vita, segni tangibili del Suo operato,è sempre un evento doloroso da commentare e da ricordare. Ebbene il senso del mio ricordo del Prof.Luciano Corbetta, vuole essere un contributo a che la Sua memoria non venga cancellata dal fiume dell’oblio, ma rimanga con noi il più a lungo possibile.

Se ne è andato in punta di piedi,in silenzio,ma la notizia della Sua scomparsa ha molto colpito i sanremesi; il nome del Prof.Corbetta ha rappresentato,per oltre 30 anni,un punto di riferimento di fondamentale importanza per la Sue qualità,professionali ed umane,che Egli ha saputo manifestare nel corso di tanti anni di attività ospedaliera.

Luciano iniziò la Sua  carriera di medico con la laurea conseguita brillantemente nel 1952 presso l’Università degli Studi di Milano, seguita dalla specializzazione in clinica otorinolaringoiatrica presso la Scuola diretta dal Prof.L.Pietrantoni. Ricordava con piacere la vita universitaria, ma soprattutto amava ricordare  l’amicizia, peraltro mai sopita,  nata in quelle  aule  con un Grande della medicina:il Prof.Umberto Veronesi.

La tesi di laurea fu,pensate un po’, “Comportamento degli innnesti di cartilagine omologa nel coniglio”. Relatore il Prof. L.Pietrantoni. Grande intuizione quella degli innesti,considerato che correva l’anno 1951! Dunque un predestinato all’otorinolaringoiatria.

Il desiderio di intraprendere la carriera ospedaliera( che in quel momento offriva più rapide e più sicure opportunità professionali) lo portò a frequentare,ancora studente, la divisione otoiatrica del Fatebenefratelli,allora diretta dal Prof.Giussani. Ed al Fatebene visse il momento decisivo della sua vita professionale: l’incontro, nel 1956, con Enrico De Amicis, appena nominato primario. Tra i due nacque immediatamente un legame fraterno,che durerà per sempre.

Insieme a De Amicis perfezionò sul campo la sua formazione professionale, sia medica che soprattutto chirugica. E successivamente, sempre con l’aiuto di De Amicis ,realizzò un  desiderio: quello di tornare a Sanremo (ove aveva vissuto come “sfollato” negli anni del conflitto mondiale) la città che sarebbe diventata la più importante della Sua vita.

Era il 1964 quando fu chiamato alla direzione dell’otorinolaringoiatria dell’Ospedale  “G.Borea”da poco instituita,gettando così il seme che l’avrebbe fatta crescere  sino a farla diventare una riconosciuta eccellenza. Ed ancora oggi c’è chi a  Sanremo, non senza nostalgia,sottolinei come “…grazie anche a Lui,quell’epoca, tra gli anni ‘60 e gli anni ’80, è stata la migliore del nostro ospedale…”

E così Luciano creò il “gruppo  Borea” ad immagine e somiglianza di quello che aveva lasciato al Fatebefratelli. Le Sue qualità umane e professionali, il Suo essere autorevole ma mai autoritario, la Sua capacità di  coesione, Gli aveva creato intorno un mondo di amici e di allievi, ai quali riuscì ad infondere un valido, e per certi versi unico, senso di appartenenza alla Sua Scuola.

Così riuscì a trasmettere l’amore per la professione, l’ essere disponibili con i malati,considerandoli sempre persone e non numeri, il rispetto per i colleghi.

In una parola l’etica professionale.

Così ottenne immediatamente la stima e l’amicizia di tutti i Colleghi liguri, tra i quali mi piace ricordare coloro con i quali è entrato maggiormente in sintonia (per tutta una vita) e con i quali spesso amava incontrarsi:  Giuseppe Borasi, Eugenio Pallestrini,Giuliano Perfumo, Giorgio Sperati.

Come forse ricorderete, nel 1997 ho avuto l’onore e l’onere di sostituirLo alla guida del reparto. Esperienza felicissima, resa tale dal Suo essermi sempre vicino: con naturalezza,con signorilità,ma soprattutto con amicizia. Ed il “gruppo Borea” fece la sua parte.

Il Suo costante impegno scientifico si concretizza in oltre 70 pubblicazioni,in numerosi premi della allora Società Italiana di Laringologia Otologia Rinologia,nelle Sue relazioni ufficiali ai convegni Aooi,nel conseguimento della libera docenza,all’epoca traguardo non facile per un ospedaliero.

Scorrendo i Suoi lavori ci accorgiamo subito di essere di fronte ad una sorta di pioniere dell’otorinolaringoiatria, che intendeva  percorrere ambiti di ricerca allora ritenuti improbabili.Amava affrontare problematiche emergenti e comunque non ancora risolte. Ed allora ecco i tumori vascolari (1957),le malattie del collageno di interesse Orl (era il 1959),l’immunopatologia dell’ozena (1969),il problema del collo No nei carcinomi chirurgici ,allora molto controverso(1993).Solo per citarne alcuni.

Ma  Luciano era soprattutto un valente ed ecclettico chirurgo,con grandi capacità didattiche. Un chirurgo sempre pronto a confrontarsi con interventi innovativi,quando erano ancora praticati da pochi. Come le prime stapedectomie, le laringofissure, la neurectomia del nervo vidiano per via transantrale (poi abbandonata),  le laringectomie orizzontali sopraglottiche (il fiore all’occhiello!).

Caro Luciano,non vi è dubbio che tu abbia avuto una vita densa di avvenimenti.Li hai sempre affrontati con serenità e signorilità.Persino un tentativo di rapimento, sventato grazie al tuo sangue freddo. Ma sempre e comunque hai trovato il tempo per rilassarti, andando a giocare a golf!. Amavi ricordare di aver tratto dall’attività sportiva “il senso del tempo e della misura”, principio informatore che Ti ha sempre accompagnato, anche in sala operatoria. Spero che il buon Dio si sia ricordato di preparare per Te un bel campo da golf in Paradiso!!! A proposito, i bastoni li hai portati ?

Grazie per  come hai saputo e voluto curare i Tuoi malati.

Grazie per quanto hai dato all’otorinolaringoiatria italiana.

Grazie per essere stato un Maestro con la classe di un Direttore d’orchestra.

Grazie per quello che hai fatto per me.

Il  nostro pianto si unisce a quello dei Tuoi adorati figli (Cinzia,Cristina,Giuseppe,Valeria) e di quanti Ti hanno conosciuto ed amato.

A presto Luciano,Gentiluomo di altri tempi!

Matteo Richichi

 

Con il Gruppo “Borea” del 1997: Lorenza Bruno, PierPaolo Gandolfi, Vincenzo Noè, Orietta Rocchetti, Carlo Scarzella, Alberto Tombolini.